papero.pngDaniele è un bambino diventato Angelo a soli 15 anni. L’AIDS lo ha sottratto ai suoi cari ma ha permesso che lui diventasse il simbolo della lotta all’HIV, in quanto la storia di Daniele è entrata subito a far parte del mondo scientifico, poiché ha raggiunto un traguardo importante: è stato, nel mondo, il bambino che più a lungo è riuscito a sopravvivere e convivere con l’AIDS conclamato, ossia contratto sin dalla nascita. E’ stato adottato a solo 10 mesi. Si trovava in un Istituto per orfani perché la madre sieropositiva era morta. Antonietta Parisi, che voleva adottare un bambino, si è innamorata subito di quel bimbo un po’ esile con grandi occhioni neri.

La malattia non tarda a presentarsi. Dopo biopsia ascellare, ha scoperto che Daniele era sieropositivo. Scoprire di essere affetti da HIV non è facile, sia perché non ci sono vaccini per la cura definitiva, sia perché a quei tempi non esistevano farmaci per la terapia se non per gli adulti, sia perché molto spesso l’ignoranza e il pregiudizio altrui facevano più male della stessa malattia. Nel 1995 la mamma ha deciso di far sottoporre il piccolo Daniele ad una terapia farmacologica per soli adulti, regalandogli altri 4 anni di vita. Nel 1999 vola via. In quel momento comincia la battaglia della mamma Antonietta.

Il 10 Novembre 2005 viene intitolata la Scuola Primaria di Via Legnano (Latina) a Daniele, testimone ormai della lotta contro l’Aids. Antonietta Parisi oggi ha fondato l’associazione “IN RICORDO DI DANIELE ODV”, da anni organizza serate di beneficienza per raccogliere fondi da destinare non solo alla ricerca, ma anche ad azioni concrete come l’acquisto di un macchinario emogas per il Policlinico Umberto I e l’erogazione di Borse di Studio per le scuole di Latina.

Mamma Antonietta ha dato la sua vita a questa causa. Secondo lei bisogna aiutare la ricerca affinché si possa migliorare la vita di chi si ammala. Con i farmaci di oggi Daniele sarebbe vissuto di più, tanti altri bambini possono restare in vita più a lungo e vivere meglio. Inoltre è importante parlarne affinché si comprenda che il sieropositivo non va emarginato e soggetto a forti discriminazioni com’è successo a Daniele e come succede a chi è affetto da HIV.

La storia di Daniele e del suo rapporto con la mamma adottiva Antonietta è diventata un libro dal titolo “La Forza dell’amore – In ricordo di Daniele”. Il libro, scritto da Cerasella De Ros, è uscito il 4 marzo 2012 nel tredicesimo anniversario della scomparsa di Daniele, edito dalla casa editrice C’era Una Volta srl. La scrittrice ha rinunciato ai diritti d’autore del libro e tutto il ricavato delle vendite, insieme alle donazione e ai bonifici di persone, amici e conoscenti è destinato all’acquisto e la donazione di strumenti e macchinari per l’ospedale di Latina.

La prima donazione è stata effettuata allo Spallanzani di Roma quando abbiamo donato un Dissociatore che studia tutti i virus e al Policlinico Umberto I di Roma di un Emogas per verificare quanto ossigeno c’è nel sangue. 

Inoltre sono state istituite 4 borse di studio per aiutare la ricerca, di cui 2 a livello Nazionale e 2 a livello Regionale di 15.000€ cadauna.